La potatura delle piante, sia a livello hobbistico che professionale ha da sempre provocato, nelle varie aziende del settore, una certa “vitalità” nella ricerca e sviluppo di attrezzature che rendessero l'attività più veloce e meno impegnativa per l'operatore.
L'avvento degli attrezzi a batteria ha senza dubbio provocato una vera rivoluzione nel settore, in primis con le forbici elettriche, inizialmente con la batteria a zaino o a cintura poi, con l’avvento delle batterie al Litio (che hanno ridotto notevolmente alcuni dei problemi che venivano riscontrati nei primi modelli quali peso, dimensioni, durata), con le forbici con batteria “on board”.
Quindi per qualche anno i principali attrezzi del “potatore” sono diventati le forbici a batteria, un buon segaccio e/o una motosega da potatura “top handle”.
Considerando che l’Italia è principalmente il paese delle viti e degli olivi e che per la vite una buona forbice è sufficiente, si è aperta la necessità di un attrezzo che fosse pratico, leggero, sicuro, ad un giusto prezzo e che si collocasse fra le forbici elettriche (taglio fra 25 e 35/40 mm di media) e una motosega da potatura per tagli importanti, sopra i 10/12 cm e che, peraltro, nella normale potatura annuale sono tagli abbastanza rari.
In questa ottica ho deciso di cercare sul mercato un “potatore a catena” a batteria.
Quali sono stati i miei parametri di ricerca?
1) leggerezza.
2) presenza del serbatoio dell’olio per lubrificare la catena.
3) lunghezza del taglio entro i 9/10 cm, misura per le mie piante al limite.
4) che si trattasse di un prodotto sviluppato e garantito da una azienda leader, meglio se Italiana e che garantisse un’assistenza e una reperibilità di ricambi, batterie per qualche anno in maniera facile e veloce senza dover ogni volta pregare di aver scelto il ricambio giusto su qualche noto o meno noto sito straniero.
5) che avesse la possibilità di avere delle batterie da poter utilizzare anche su altri attrezzi.
Io ho molti attrezzi a batteria e inizialmente gli acquisti non tenevano conto della intercambiabilità e in poco tempo mi ritrovai pieno di batterie, molte poi da buttare per mancata manutenzione e per “vecchiaia” e relativi caricabatterie che ogni volta un incubo trovare quello adatto, dato l’uso sporadico di molti di loro.
Ho iniziata la ricerca, partendo dal punto 5, ma andando a ritroso e guardando quindi cosa avevo in “casa” e quindi sono partito dalle ottime forbici Volpi KV 310. Qui la recensione
Ho scoperto che la Volpi ha a listino ben 4 modelli di potatori a batteria vedi qui e uno di loro utilizza le stesse batterie delle mie forbici, ma la cosa ancora più gradevole è che esistono due codici dello stesso prodotto: in pratica è in vendita sia con 2 batterie e caricabatteria che senza batterie e senza caricabatteria, ovviamente ad un prezzo molto più basso.
Avere la stessa piattaforma di alimentazione fra strumenti diversi trovo sia assolutamente necessario oggi, sia per sostenibilità ambientale ma anche perché, solitamente, ciò che alza il prezzo di questi oggetti sono quasi sempre le batterie e allora perchè non sfruttare l'opportunità?
La scelta è quindi caduta sul Potatore a Catena KVS5100 della Volpi, che a ben vedere rientrava anche negli altri parametri di ricerca.
Ma vediamo da vicino quello che a tutti gli effetti, appena tirato fuori dalla scatola ha si hai in mano un piccolo attrezzo impeccabilmente assemblato e dall’aspetto solido e leggero.
Il potatore arriva in una scatola di cartone con dentro un alloggiamento in schiuma sagomata per lui, due batterie, un caricabatterie, una sacca con un tondino per affilare la catena, un cacciavite e una chiave a L da 13 che sul manuale chiamano a “brugola” ma che Brugola non è, per smontare la barra. C’è anche un contenitore di plastica per riempire il serbatoio dell’olio di lubrificazione catena e il manuale di istruzioni/manutenzione multilingue. Ovviamente nella confezione a me arrivata non ho trovato, per mia scelta avendole già, le batterie e il caricabatterie (cod. KVS5100NB dove NB sta appunto per non batteria).
L’aspetto è gradevole e solido nel suo insieme. L’ampio paramani davanti all’impugnatura, anche con l’uso dei guanti non pregiudica per niente la presa e la funzionalità.
Sopra la barra ha una protezione per la catena che si alza seguendo la linea di taglio fino ad arrivare ad essere perpendicolare e di lato al grilletto ha la sicura dello stesso che può essere azionate sia da destrimani che da mancini essendo su entrambi i lati, molto comoda e morbida nel suo utilizzo.
Sopra troviamo due tappi, uno con pompetta (primer) per l’olio di lubrificazione e raffreddamento catena e uno molto più piccolo per la lubrificazione, con grasso apposito, del riduttore, da eseguire ogni 20 ore circa di utilizzo.
Il serbatoio dell’olio contiene una trentina di ml di olio, più che sufficienti, una volta capito bene come dosare l’afflusso attraverso la pompetta manuale (primer) posta sopra il tappo per alcune decine di tagli. Il tappo è ben congeniato per proteggere dallo sporco il serbatoio quando viene aperto in campo perché copre il foro dall’esterno e tiene lontano lo sporco; comunque consigliato una soffiata prima di svitarlo sempre meglio darla. Ha inoltre una finestra per vedere dall'esterno la quantità di olio disponibile.
La batteria è inserita dentro l’impugnatura, posizione che a mio avviso rende molto più equilibrato l’attrezzo rispetto a quelle posizionate al termine dell’impugnatura e di grandi dimensioni e quindi peso. Con attrezzi così meglio avere una batteria o due di ricambio dentro un marsupio o uno zaino e magari sostituirla durante il lavoro che avere sempre e costantemente peso in più sulla mano. Può sembrare una sciocchezza ma anche solo 70 o 100 gr in più moltiplicati per le ore di utilizzo fanno la differenza.
Dentro l’impugnatura c’è l’interruttore di accensione che, per fortuna, è stato cambiato rispetto a quello presente sulle forbici perché, soprattutto con i guanti, capitava di spengere involontariamente l’attrezzo durante gli spostamenti sulla pianta. Questo non è sporgente e quindi non può essere premuto accidentalmente.
Il potatore risulta leggero, con la batteria e olio siamo intorno ad 1 chilo e mezzo, compatto, ha una impugnatura che permette di lavorare bene anche su punti più “difficili” con tagli netti, senza sbavature, grazie alla catena passo ¼ e spessore 1.1. La barra è di 9 cm e permette tagli, consigliati, fino agli 80mm.
All’inizio è un po' “difficoltoso” trovare il giusto “dosaggio” dell’olio. Essendo manuale bisogno ricordarsi di dare una pompata al primer ogni tot tagli, senza esagerare ma che sia sufficiente; richiede un po' di tagli prima di capire ma poi diventa quasi un automatismo. Personalmente con tagli normali su olivo fresco mi sono assestato su una media di un paio di pompate ogni 10 tagli.
Subito dietro al tappo dell’olio della catena c’è un piccolo tappo per la lubrificazione degli ingranaggi interni. Volpi consiglia di aggiungere ogni 20 ore circa di lavoro del grasso spray specifico: grasso spray per riduttore
I tagli effettuati su olivo sono stati tutti compresi fra i 25/30mm (misura massima apertura delle forbici) e i 50/60mm su alcuni succhioni rimasti dall’anno precedente e nessuno ha creato il minimo problema ma ho voluto testare la macchina anche su un ramo di Prunus, essenza più dura dell’olivo, di 7/8 cm di diametro e devo dire che non ha avuto incertezze.
Credo fermamente che l’intercambiabilità dell’alimentazione sia ormai assolutamente necessaria ed questo ovviamente porta anche a riflettere su come la scelta debba andare a quelle aziende che garantiscono molta scelta e che soprattutto non escano con prodotti ogni anno che richiedano tipologie di batterie diverse vanificando di fatto gli acquisti fatti negli anni precedenti. Troppo spesso in passato ci siamo tutti noi ritrovati con attrezzi magari seminuovi ma con pacchi batterie e alimentatori da buttare e nessun ricambio perché nel frattempo la stessa azienda era andata in altre “direzioni”.
La manutenzione giornaliera che fondamentalmente si basa sulla pulizia della zona di taglio è agevole svitando il dado di 8mm e togliendo il coperchio copri pignone, così facendo si ha l’accesso anche allo smontaggio della barra e della catena. La catena è facilmente registrabile dalla vite che si trova anteriormente come nella stragrande maggioranza delle motoseghe. Tutto il necessario per queste operazioni è in dotazione in comodo astuccio, compreso un tondino per affilare la catena.
Conclusioni
Stiamo parlando di un prodotto utilizzabile sia dall'hobbysta esigente, che si presta bene a lavorare anche in ambiente urbano in orario e nei giorni tipici degli hobbysti (sabato e domenica mattina inclusi) grazie alla silenziosità, ma può prestarsi anche ad un uso più intenso per l’estrema praticità, leggerezza e compattezza. Ovviamente un uso più professionale richiede una o due eventuali batterie aggiuntive, soprattutto se non vi fosse la possibilità di ricarica durante l’uso. Una batteria supplementare costa sui 40 euro (prezzo di aprile 2024). Se ne dovessero servire di più onestamente credo valga la pena dirigersi su prodotti più performanti, la stessa Volpi ha a listino 6 modelli “normali” e due ad asta.
Il prezzo, indicativo ad aprile 2024 è di circa 190 euro la versione con 2 batterie e caricabatterie e di 100/110 quello senza, in pratica si risparmia il costo delle due batterie.
Sulle caratteristiche tecniche rimando al sito della Volpi dove potete anche scaricare il libretto di uso e manutenzione che comunque trovate, cartaceo, dentro la confezione.
Un prodotto che mi sento di consigliare a tutti coloro che necessitano di tagliare rami di diametro da 2/3 cm a 8/10 e che hanno intenzione di acquistare, magari anche non subito oppure che già ha altri prodotti con la stessa piattaforma di alimentazione. Partire bene, con un prodotto di marca che garantisca una produzione ampia di attrezzi e le batterie intercambiabili fra loro, a mio avviso, risulta essere nel breve e medio periodo la strategia vincente sia in termini economici che in termini di sicurezza relativa all'assistenza e grazie all'intercambiabilità fra attrezzi delle batterie accorcia o elimina anche eventuali fermi macchina in attesa magari della batteria nuova.
Quest'anno l'utilizzo è stato fatto su un centinaio di piante di olivo e, come sto già facendo per le forbici ho in mente di aggiornare annualmente il post per valutare il prodotto nel tempo, quindi rimanete connessi e buona campagna a tutti!