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Candele per motori da giardinaggio - Principali caratteristiche e criticità




Cos'è una candela di un motore a scoppio?

La candela è quel componente dei motori a scoppio (assente su quelli Diesel) che permette di avviare la combustione della miscela aria benzina al giusto momento (chiamato anticipo di accensione).

Per fare questo genera tra i suoi elettrodi una scintilla elettrica, grazie ad un dispositivo chiamato bobina.

Le caratteristiche delle candele sono importantissime perché si trova a lavorare in condizioni estreme di temperature e pressione, con una influenza fortissima sulle prestazioni, sulla durata e sulla facilità di avviamento del motore.

Un’altra funzione della candela è quella di essere una sonda di combustione, perché è l’unico componente in camera di scoppio facilmente e velocemente smontabile. Grazie alla sua lettura si capiscono diverse informazioni sullo stato del motore.


 Parametri delle candele


Filetto e corpo

Esistono in commercio tantissimi tipi di candele, che si differenziano dalla filettatura, sia come diametro che come passo, oltre che per le dimensioni del corpo in ceramica e dell’esagono per la chiave.

Per le macchine da giardinaggio a 2 tempi, i modelli si riducono pressoché a due (M10x1 ed M14x1,25). Per i motori a 4 tempi da rasaerba e piccole macchine agricole il ventaglio di amplia un po’, a scelta del produttore.

La filettatura è il primo parametro da verificare.


Esempi di candele per macchine a 2 tempi:

 



Esempi di candele per macchine a 4 tempi:



Tipi elettrodi

Un altro parametro fondamentale delle candele, che influenza combustione e durata, è il tipo di elettrodo.

Nel mondo agricoltura e giardinaggio gli elettrodi sono quelli classici standard. In commercio, ma poco applicate nel settore agricolo, ci sono anche candele con forme e caratteristiche molto diverse di elettrodi.

Nel nostro mondo la divisione principale va fatta tra elettrodo prominente ed elettrodo incassato.



E’ fondamentale, specie nei motori di piccola cilindrata, che il tipo di elettrodo delle candele di ricambio sia dello stesso tipo di quello originale, perché, ad esempio, se si mette un elettrodo incassato in un motore di 25-30cc nato con elettrodo prominente, si avranno cali di prestazione e difficoltà di avviamento.

Viceversa, se si mette un elettrodo prominente in un motore nato per elettrodo incassato, si corrono rischi di contatto pistone / candela e di combustione irregolare / detonazione.

Solitamente l’elettrodo prominente è indicato da una lettera nella denominazione della candela (esempio, per NGK, la lettera P indica elettrodo prominente: es. BPMR7A ce l’ha, BMR7A no.


Distanza elettrodi

La distanza (o gap) degli elettrodi è molto importante che sia corretta e sotto controllo, perché con il tempo e l’uso può aumentare.

Un gap elevato (elettrodi distanti) mette in difficoltà il sistema di generazione della scintilla, con difficoltà di avviamento ed irregolarità (accensioni mancate) durante l’uso.

Un gap ristretto (elettrodi troppo vicini) causa difficoltà di avviamento e irregolarità (accensioni mancate) durante l’uso, perché la scintilla è molto corta e non permette alla miscela aria/benzina in camera di incendiarsi.
Con gli impianti di accensione a bobina elettronica moderni, il gap corretto è nell’ordine di 0.6-0.7 mm. Avvicinare troppo gli elettrodi non dà vantaggi.


Grado termico

Il grado termico è la capacità della candela di dissipare il calore prodotto dalla combustione.

Più un motore è spinto e performante, più la candela deve essere dissipante, quindi fredda.

Se il motore è poco performante, la candela deve essere più calda, per permettere agli elettrodi di lavorare ad una temperatura corretta di auto-pulizia in tutte le condizioni di uso del motore.

Se si utilizza una candela troppo calda su di un motore, si rischia che in condizioni di lavoro più pesante la temperatura degli elettrodi esca dalla zona corretta di auto-pulizia, finendo in zona di preaccensione. Questo causa una combustione troppo anticipata, in quanto non più controllata dallo scoccare dalla scintilla, ma avviata da un punto caldo della candela stessa, con il rischio di incappare in grippaggi e, nei casi più gravi, in fori sul cielo del pistone.

Se si utilizza al contrario una candela troppo fredda, il rischio è che in condizioni di riscaldamento macchina o uso leggero, gli elettrodi non raggiungono la temperatura di auto-pulizia, con imbrattamento e, di conseguenza, irregolarità o spegnimenti del motore, con necessità di sostituzione della candela stessa.

Il grado termico è normalmente indicato con un numero nella sigla candela, ed ogni costruttore ha la sua scala, esempio:

NGK numero crescente: più basso è più la candela è FREDDA - Champion numero crescente: Candela più CALDA ha il numero più basso.


Grafico delle temperature di esercizio corretto delle candele


Sezione di candele calda e fredda

Si vede che la candela CALDA ha la parte ceramica dell’elettrodo interno che ha meno superficie in contatto con la parte metallica che si avvita nella testata, portando quindi fuori meno calore.

La candela FREDDA ha una grossa superficie di scambio termico tra ceramica e metallo, asportando molto più calore dall’elettrodo. 


Lettura della candela


Stato elettrodi

Come accennato in precedenza, la lettura della candela è un’operazione velocissima per capire cosa sta accadendo all'interno del motore, senza smontarlo.

 

CARBURAZIONE CORRETTA

                                                                      Motore 4 tempi

          

Motore a 2 tempi

Il colore corretto della candela è, per i motori a 2 tempi, un marrone nocciola, per i 4 tempi un bianco appena tendente al nocciola. La lettura va fatta senza avere fatto tempo al minimo prima dello smontaggio.

Se un motore a 2 tempi ha la candela che rimane bianca, è sicuramente carburato magro. Va corretto. 


CANDELA IMBRATTATA

Residui oleosi (2T)


Residui secchi neri



Incrostazioni
      



Imbrattamento oleoso

Può dipendere da: miscela con percentuale di olio troppo elevata, carburazione eccessivamente grassa (taratura errata, problemi carburatore, filtro aria ostruito), grado termico troppo freddo.

Imbrattamento secco

Può dipendere da: carburazione eccessivamente grassa (taratura errata, problemi carburatore, filtro aria ostruito), grado termico troppo freddo.

Incrostazioni

Possono dipendere da: combustione con problemi (carburante alterato chimicamente o invecchiato, olio errato), filtro aria danneggiato che fa entrare particelle anomale.

CANDELA SURRISCALDATA

Carburazione magra


Fusione elettrodi


Il surriscaldamento della candela è un fenomeno pericoloso perché porta quasi certamente a conseguenze sul motore, e può avvenire per problemi alla carburazione, che risulta magra (taratura errata, problemi carburatore, problemi tubi e pesca carburante, aspirazioni d’aria) o per grado termico troppo caldo (che può portare addirittura alla fusione degli elettrodi.

  

Conclusioni


Una scelta corretta

Alla luce di tutto quello che abbiamo visto, risulta molto evidente che la scelta della candela è importantissima per preservare prestazioni e durata dei nostri motori.

Si consiglia quindi di montare sempre la candela originale della macchina, o, al massimo, una equivalente di pari caratteristiche termiche e geometriche, ma sempre di produttori di primo livello.


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