Riceviamo da Alessio questa prova in campo.
Ripuntatore "Aldo Biagioli" su motocoltivatore, un acquisto rischioso, tanti i dubbi, in primis sulla funzionalità e sul sempre presente dubbio riguardo alla potenza del motocoltivatore...
Però, dopo aver visto il prezzo davvero contenuto, ho deciso di dargli una possibilità!
Ripuntatore "Aldo Biagioli" su motocoltivatore, un acquisto rischioso, tanti i dubbi, in primis sulla funzionalità e sul sempre presente dubbio riguardo alla potenza del motocoltivatore...
Però, dopo aver visto il prezzo davvero contenuto, ho deciso di dargli una possibilità!
Sono un privato e per lavorare il mio orto uso da anni il motocoltivatore con un piccolo aratro e la classica fresa, tutti, però, sappiamo il problema che queste attrezzature provocano, ovvero la famosa "suola da lavorazione", uno strato di terreno sottostante il primo strato di terra lavorata, molto compatta, che si forma sopratutto con lavorazioni superficiali con la fresa, caratterizzato da scarso drenaggio e fastidiosi ristagni d'acqua.
Per ovviare a questo problema ho cercato un attrezzo economicamente accessibile e ho trovato risposta nel ripuntatore "Aldo Biagioli SD-1M", da applicare posteriormente al motocoltivatore.
Provato su terreno sempre lavorato con fresa e aratro semplice con profondità di lavoro non superiore ai 20/25 cm, il ripuntatore è sceso sotto terra a 35 cm, mantenendo la seconda marcia e il differenziale bloccato per avere più trazione senza incontrare grossi problemi di avanzamento.
Il motocoltivatore procede lungo una retta senza aver bisogno di faticose correzioni per mantenerlo nella sua traiettoria, chiaramente essendoci grossi sassi nel sottosuolo di miracoli non se ne fanno, in quei casi bisogna fermarsi e alzare l’attrezzo.
Ho deciso quindi di lavorare metà del mio orto con solchi a distanza di 30 cm l'uno dall'altro e di aspettare qualche giorno di pioggia per notare differenze di drenaggio; finalmente, dopo settimane di pioggia incessante, con l’arrivo del tanto atteso clima estivo ho notato che la porzione di terreno ripuntata si è asciugata molto più velocemente, confermando l’ottimo lavoro fatto dal ripper.
La seconda prova è stata fatta con BCS 740 diesel 10 cv e zavorre su ruote da 15 kg (30 kg complessivi) su terreno lavorato negli anni con aratro rotativo "Berta".
Il ripper come nel primo caso è stato tirato senza problemi e grazie alle zavorre è andato ancora più in scioltezza mantenendo i 35 cm di profondità in seconda marcia.
È sicuramente un attrezzo che si è rivelato molto utile e prestazionale ad un prezzo decisamente competitivo, purtroppo, però, bisogna avere un motocoltivatore pesante a motore diesel, ancora meglio se munito di zavorre, inoltre, anche il tipo di terreno influisce sulle prestazioni del ripper.
Consiglio questo attrezzo a chi utilizza le tradizionali frese o motozappe e che abbia un terreno di medio impasto.
Per quanto mi riguarda, promuovo il ripuntatore "Aldo Biagioli" a pieni voti.