Canycom è un’azienda Giapponese specializzata nella produzione di transporter su gomma e cingolati, anche di grosse dimensioni , turbine da neve e di rider distruggierba.
In Italia è importata da Cormik dal 2012.
Sono prodotti caratterizzati da una elevatissima qualità nella componentistica e nella progettazione.
Il trasporter oggetto dell' articolo è un Bh41, del 2014. Quindi ormai rodata nel difficile contesto ligure.
Motorizzata con un piccolo ma generoso motore Mitsubishi Gb 130 con 4,2 cv e una portata di 500 kg è una macchina di impostazione decisamente professionale, con caratteristiche che difficilmente si trovano sulle concorrenti.
Al centro della plancia spiccano il pulsante per l' arresto di emergenza e la barra della frizione.

Salta subito all' occhio la pedana "uomo a bordo", ovviamente ripiegabile a seconda delle esigenze, con un semplice movimento del piede.
In più manca un blocco per la posizione alzata, con le vibrazioni tende a riscendere.

Da questa foto si nota bene il gruppo cambio, 3 + 1 con riduttore, per un totale di 6 marce avanti e 2 retromarce.
Di costruzione e progettazione totalmente Canycom, ha una spaziatura che la rende versatile quasi quanto una idrostatica: da 0,4 a 4,4 km/h in avanti , 0,6 e 2,3 km/h in retro.
Gli innesti sono sempre molto morbidi e precisi, anche sotto carico.
Spaziato benissimo è una delle caratteristiche che si apprezzano di più.
Ovviamente, per adeguarsi alla posizione della pedana le stegole possono essere regolate in altezza con un semplice comando sotto le stegole.
Ci sono 3 posizioni disponibili, la prima per consentire il trasporto del conducente le altre due per l' operatore a piedi.
Il piccolo motore Mitsubishi è morbidissimo nell' avviamento, non ha mai un cedimento nonostante la bassa cilindrata, segno che la progettazione globale è stata molto curata.
Sul serbatoio c'è anche un utile indicatore del livello del carburante.
I comandi di sterzo sono le classiche leve sotto le manopole.
Mancano le frizioni di sterzo, quindi a differenza di altre macchine, ad esempio le Orec e le Nibbi/Efco/Bertolini, la sterzata è meno dolce e progressiva.
Per il trasporto legna è facile dotarla di due supporti a U, basta rivolgersi a un buon fabbro, che ne aumentano la versatilità.
Il limite di carico e la mobilità in fuoristrada infatti non sono mai un problema: complici il cambio dotato di marce cortissime, l' ottimo bilanciamento e il carro.

In Italia è importata da Cormik dal 2012.
Sono prodotti caratterizzati da una elevatissima qualità nella componentistica e nella progettazione.
Il trasporter oggetto dell' articolo è un Bh41, del 2014. Quindi ormai rodata nel difficile contesto ligure.
Motorizzata con un piccolo ma generoso motore Mitsubishi Gb 130 con 4,2 cv e una portata di 500 kg è una macchina di impostazione decisamente professionale, con caratteristiche che difficilmente si trovano sulle concorrenti.
Al centro della plancia spiccano il pulsante per l' arresto di emergenza e la barra della frizione.
Salta subito all' occhio la pedana "uomo a bordo", ovviamente ripiegabile a seconda delle esigenze, con un semplice movimento del piede.
Ad essere sincero non la trovo così indispensabile, e ne faccio quasi sempre a meno.
In più manca un blocco per la posizione alzata, con le vibrazioni tende a riscendere.
Da questa foto si nota bene il gruppo cambio, 3 + 1 con riduttore, per un totale di 6 marce avanti e 2 retromarce.
Di costruzione e progettazione totalmente Canycom, ha una spaziatura che la rende versatile quasi quanto una idrostatica: da 0,4 a 4,4 km/h in avanti , 0,6 e 2,3 km/h in retro.
Gli innesti sono sempre molto morbidi e precisi, anche sotto carico.
Spaziato benissimo è una delle caratteristiche che si apprezzano di più.
Ovviamente, per adeguarsi alla posizione della pedana le stegole possono essere regolate in altezza con un semplice comando sotto le stegole.
Ci sono 3 posizioni disponibili, la prima per consentire il trasporto del conducente le altre due per l' operatore a piedi.
Il piccolo motore Mitsubishi è morbidissimo nell' avviamento, non ha mai un cedimento nonostante la bassa cilindrata, segno che la progettazione globale è stata molto curata.
Sul serbatoio c'è anche un utile indicatore del livello del carburante.
I comandi di sterzo sono le classiche leve sotto le manopole.
Mancano le frizioni di sterzo, quindi a differenza di altre macchine, ad esempio le Orec e le Nibbi/Efco/Bertolini, la sterzata è meno dolce e progressiva.
Il cambio è anteriore, scelta obbligata per bilanciare la macchina con l' operatore in pedana, ma ne trae vantaggio tutta la distribuzione dei pesi, anche a vuoto.
La trasmissione è a cinghia, mentre il sottoscocca è protetto da un robusto scatolato.
Ulteriore chicca è il motore montato su 4 silent blocs che riducono di molto le vibrazioni trasmesse alle stegole.
Passando alla cingolatura salta all' occhio il carrello centrale basculante. E' una soluzione ideale per permettere di mantenere l' aderenza anche su terreni fortemente accidentati.
I carrelli dei due assi sono indipendenti e seguono il profilo del terreno , adattandosi alle asperità.
Non ci sono ingrassatori, ma solo boccole e cuscinetti stagni, la manutenzione è quindi molto semplificata.
La Bh 41 ha 2 opzioni di cassone: sponde sfilabili o apribili a libro.
In questo modello è stata scelta la seconda opzione.
Possono essere smontate oppure , grazie ad un incastro esagonale, si vede molto chiaramente nel video , fissate aperte, in maniera da creare un unico pianale di carico. Utile per oggetti voluminosi ma leggeri.
Un breve video è visibile
Il limite di carico e la mobilità in fuoristrada infatti non sono mai un problema: complici il cambio dotato di marce cortissime, l' ottimo bilanciamento e il carro.

Pro:
- Cambio estremamente versatile.
- Motore piccolo ma potente e brioso.
- Pianale apribile a libro.
- Carrello basculante.
- Cura nei dettagli e qualità degli assemblaggi.
Contro:
- Prezzo importante.
- Superflua, al limite del fastidioso, la pedana.
- Mancano le frizioni di sterzo.