Ultimamente sul gruppo è uscito un quesito interessante che riguardava il trasporto di una roncola in auto e, come sempre, sono uscite interpretazioni sulla leicità o meno del trasporto di quelli che potrebbero diventare strumenti atti ad offendere.
Molti che effettuano infatti per professione o hobby determinate attività si ritrovano spesso in auto oggetti che, malauguratamente, ritroviamo sulle pagine di giornale, come mezzo che è servito per commettere delitti.
Molti che effettuano infatti per professione o hobby determinate attività si ritrovano spesso in auto oggetti che, malauguratamente, ritroviamo sulle pagine di giornale, come mezzo che è servito per commettere delitti.
Per la stesura ci siamo avvalsi di un manuale scritto da chi è considerato uno dei più esperti del T.U.L.P.S. (Testo Unico Legge Pubblica Sicurezza) il Giudice Edoardo Mori, Magistrato di Cassazione; per chi volesse approfondire l'argomento può consultare e scaricare il manuale QUI.
Ma vediamo di conoscere un pò meglio l'argomento.
Per iniziare la prima distinzione è fra Armi Proprie e Armi Improprie o strumenti atti ad offendere.
Tralasciamo le Armi Proprie nelle quali, anche in base alla Sentenza della Cassazione del 9 aprile del 2014, che ha "sdoganato" il possibile acquisto di qualunque tipo di coltello, non rientrano gli strumenti di questa trattazione.
In questa categoria rientrano, qui riportiamo letteralmente:
"- strumenti da punta o da taglio che possono
essere portati solo per giustificato motivo;
- oggetti espressamente elencati e cioè mazze,
tubi, catene, bulloni, biglie metalliche, che in
senso
lato rientrano fra le cose contundenti e
che possono essere portati solo per giustificato
motivo;
- le fionde che sono strumenti da lancio e che
possono essere portate solo per giustificato motivo;
- i simulacri di armi e i puntatori laser di una
certa potenza che rientrano fra gli strumenti atti
a
offendere per cui occorre il giustificato motivo;
- innominati strumenti (e non oggetti) che possono
essere liberamente portati in salvo che essi
non
siano chiaramente utilizzabili per le circostanze
di tempo e di luogo per l’offesa alla persona; quindi
un martello o un cubetto di
porfido possono essere sempre portati salvo
che ricorrano queste
particolari circostanze.
Non sono armi, ma strumenti: i coltelli di
qualsiasi genere e dimensione (vedi sentenza C.C. sopra citata), gli
archi, le balestre, i fucili da pesca subacquea,
accette, forbici, punteruoli, attrezzi sportivi delle
arti marziali ecc. Vale a dire ogni strumento
che può ferire, ma che è destinato in via principale
ad altro scopo come strumento sportivo o
di lavoro."
I sopra menzionati strumenti sono pertanto acquistabili, trasportabili e portabili liberamente purché ciò venga fatto per essere usati per la loro destinazione primaria.
Si deduce quindi che chi esce di casa con un oggetto, della tipologia di quelli menzionati, per un giustificato motivo sia legittimato a farlo; in caso contrario può incorrere nel porto senza giustificato motivo, previsto e punito dall'art. 4 della L.110/75 (arresto 6 mesi a 2 anni - Se fatto lieve anche solo ammenda da 1000 a
10000 €).
Fin qui quello disposto dalla normativa attuale.
Ciò non toglie che poi tutto deve essere calato nel quotidiano, quindi nulla esclude di trovare il tutore della Legge poco informato che possa muovere obiezioni.
Quindi come comportarci?
Crediamo che una buona pratica sia di evitare di trasportare oggetti che potrebbero dare adito a contestazioni tali da dover richiedere anche solo perdite di tempo e quindi scaricare tutto ciò che potrebbe essere dubbio dalla auto quando rientriamo.
Ovviamente se possibile trasportarli nel baule della macchine e, sempre che sia fattibile, in posizione tale da non permetterne un uso immediato.
Ricordiamoci sempre la massima che dice "il problema non è avere ragione, ma trovare chi te la riconosca." Spesso magari avviene ma dopo un iter lungo e costoso, quindi anche in questo caso facciamo attenzione prima.
Crediamo che una buona pratica sia di evitare di trasportare oggetti che potrebbero dare adito a contestazioni tali da dover richiedere anche solo perdite di tempo e quindi scaricare tutto ciò che potrebbe essere dubbio dalla auto quando rientriamo.
Ovviamente se possibile trasportarli nel baule della macchine e, sempre che sia fattibile, in posizione tale da non permetterne un uso immediato.
Ricordiamoci sempre la massima che dice "il problema non è avere ragione, ma trovare chi te la riconosca." Spesso magari avviene ma dopo un iter lungo e costoso, quindi anche in questo caso facciamo attenzione prima.