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Trincia Lampacrescia MGM 686 Hd


Dopo 4 anni di utilizzo mi accingo a recensire la trincia 686 Hd della Lampacrescia.
Si tratta di una trincia cingolata, con larghezza di taglio 60 cm e tamburo da 32 coltelli a Y.
Nel mio caso il motore è l'affidabilissimo Honda Gx 270, che eroga circa 8,5 cavalli.  
Il peso si attesta sui 250 chili.







 Comandi:



I comandi sono disposti in maniera razionale e intuitiva. Le due leve gialle servono per inserire le 2 frizioni,  sulla trazione e sul tamburo dei coltelli, e si azionano separatamente.
Da sinistra  troviamo:
Pomolo rosso, il comando per il blocco delle ruote pivottanti. E' un utile comando per evitare che lavorando su pendenze trasversali il muso tenda a scivolare verso il basso.
Leva del cambio, con 4 posizioni retro/folle/prima/seconda
Riduttore a 2 velocità
Acceleratore.
Al centro lo sblocco delle stegole, sia per la regolazione in altezza che quella laterale.
L'unico altro comando è la manetta per la regolazione dell'altezza di taglio, tra i 20 e gli 80 mm, posta sul carter di protezione del tamburo.
Sotto le due leve delle frizioni principali ci sono i freni di sterzo. Premendo la leva a metà si sblocca la frizione del corrispondente cingolo, mentre a fondo corsa lo si frena.
la carpenteria del telaio è robusta, generosamente dimensionata .
I carter sono tutti in plastica stampata, dalle forme  molto affusolate. Leggeri e facili da rimuovere ma  in caso di urti si spaccano senza deformarsi e non sono riparabili .
Il carter in acciaio dell' organo di taglio ha patito più  colpi inferti dai sassi portati in rotazione dai coltelli deformandosi impercettibilmente. Quasi che la lamiera sia troppo sottile o in materiale non abbastanza robusto, ma negli anni non si sono mai verificate rotture , cricche o danni di entità più che lievissima.

Tecnica:

In caso di rilascio della frizione di avanzamento la macchina si dovrebbe arrestare quasi istantanamente anche in pendenza, grazie a un freno a disco ad azionamento automatico, ciò avviene ma con un ritardo di alcuni secondi,  abbastanza fastidioso. Nonostante si sia cercato di registrare la frenata anche in officina il difetto permane, probabilmente è sottodimensionato per la mole della macchina.



Un pistone idraulico assicura l' aderenza al terreno in caso di movimento su terreno accidentato e la regolazione della tensione del cingolo avviene con un comodo bullone:




Ulteriore chicca è una piastra che mantiene pulita la gola della ruota di rinvio del cingolo da erba e detriti




Il rotore , come già detto, è dotato di 32 coltelli ad Y e di una piastra dentata che parzializza 
l'ingresso del materiale da triturare, evitando, per quanto possibile, l'intasamento della camera. Non so in effetti quanto questo elemento sia funzionale al lavoro, non avendo mai provato macchine che ne siano prive.





Impressioni d' uso:

E' una macchina abbastanza manovrabile nonostante il peso e la cingolatura, che la rende meno agile della sorella gommata.  
Di contro gode di una buona aderenza  su accidentati , ma  soprattutto cedevoli. 
Anche in situazioni di verde impenetrabile, la maggior trazione le permettono di arrampicarsi letteralmente sulla vegetazione.




Il cambio è spaziato in maniera ottima, il riduttore utilissimo. 
Si riesce sempre a trovare il rapporto giusto. La manovrabilità invece non è delle migliori, non sempre gli innesti sono immediati. 
Abituato con il trattore o con il motocoltivatore sento la mancanza dell' inversore, che renderebbe più rapida e fluida la manovra.
Gli 8 cavalli del Gx 260 sono il minimo sindacale per la 60 di taglio se  destinata ad un uso gravoso: si riescono a macinare ricacci di alberelli anche di un paio di cm di diametro. Per rovi ed erba, invece, la potenza è abbondante. Rari, se la velocità di avanzamento è proporzionata alla densità della vegetazione,  sono gli intasamenti.
Le leve che comandano le frizioni di sterzo hanno un'escursione un po' troppo ampia, se si hanno le mani piccole sono difficili da agguantare e hanno un movimento non dolcissimo, a volte leggermente legnoso o a scatti. Ma potrebbe essere un problema di guaine dei cavetti che cominciano ad invecchiare e a fare dell'ossido internamente.
Comunque il poter sbloccare la frizione o anche frenare completamente, il cingolo, permette di effettuare inversioni di marcia in spazi molto stretti.
Si incontrano problemi solo se si lavora non in piano per una questione di distribuzione dei pesi. La massa del tamburo anteriore sposta il baricentro molto in avanti e può succedere di avere il cingolo interno  frenato mentre quello esterno alla curva che slitta. In questi casi basta caricare del peso sulle stegole.







Pro:

La cingolatura garantisce aderenza sui terreni più sconnessi e cedevoli.
Cambio spaziato in maniera eccellente.
Ottima capacità di triturazione.
Motore Honda GX.


Contro:

Innesti del cambio migliorabili.
Materiali , in alcune componentistiche non all' altezza.
Meno agile del modello su ruote.
Freno a disco con effetto non immediato. Migliorabile.
Non perfettamente bilanciata.
Leve delle frizioni di sterzo un po' legnose e di ampia escursione.



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