Frequentemente si torna a parlare di queste testine per decespugliatori un po' "particolari"che qualche nostalgico ancora tiene nella rimessa di campagna o che purtroppo può trovare in vendita sulle bancarelle di alcune fiere di paese.
Il fatto è che molti utilizzatori professionisti o saltuari di decespugliatore sono tentati dall'utilizzo di questi accessori, quando invece dovrebbero guardali con diffidenza ed ora vi spiegheremo perché.
Il principio del taglio:
Come sopra detto il numero di giri che raggiunge una testina è elevato e dovete considerare che la velocità tangenziale aumenta in modo vertiginoso con l'aumentare della distanza dal centro di rotazione. Questo implica che in caso di cedimento dell'accessorio anche a pochi cm dal perno della coppia conica, un eventuale corpo distaccatosi verrebbe proiettato con grande forza verso l'esterno. E con "l'esterno" si intende al di fuori della traiettoria che normalmente descriverebbe con il suo moto vincolato, quindi sarebbe totalmente casuale la direzione, che potrebbe essere verso l'operatore quanto ai lati o frontalmente.
Fatte queste premesse vediamo di capire perché è fondamentale evitare pericolosi esperimenti:
Per l'usura della macchina:
Come detto i decespugliatori sono fatti per lavorare con un determinato carico, rimuovere la protezione parasassi per utilizzare fili oltremodo lunghi, sostituire i fili di nylon con cavi di acciaio sottili o di generose dimensioni, catene o flagelli o montare testine portafilo con diametri prossimi a quelli della coppia conica stessa sono tutte azioni deleterie per l'usura della meccanica del decespugliatore. Un esempio su tutti: avete presente quando il filo di nylon si spezza o si consuma molto accorciandosi? Il motore sale di giri raggiungendo regimi troppo elevati perché non trova il carico, rappresentato dall'attrito del filo in rotazione, per il quale è progettato. Se invece utilizzate fili sovradimensionati se rapportati al decespugliatore noterete come il motore sarà sempre sotto sforzo ancor prima di entrare in contatto con l'erba e di come perderà giri durante il taglio. Nel primo caso rischieremo fuori giri, nel secondo usureremo prematuramente la frizione e avremo problemi di cattiva combustione e surriscaldamento.
Il principio del taglio:
La testina di un decespugliatore raggiunge e supera spesso gli 8000 giri/minuto. Ogni macchina è concepita e costruita per lavorare in condizioni di minor sforzo/massima resa, quindi ogni decespugliatore è "calibrato" per essere utilizzato in specifiche condizioni di carico, ovvero con specifici accessori di taglio.
Il decespugliatore nasce per sfalciare generalmente erba. Per questo vengono utilizzate prevalentemente testine con filo di nylon: di varie misure, con fili di vario diametro e con sistemi di ricarica più o meno agevolati.
Altro utilizzo abbastanza frequente è per la bonifica di terreni incolti, infestati da rovi e sterpaglie. e qui entrano in campo i dischi metallici con un numero variabile di denti dritti o inclinati, solitamente da 3 a 8 . Nella foto un "macinone" ideale per la pulizia dei roveti.
Ed ecco che spesso si sente parlare di testine autocostruite con il cavo dei freni della bicicletta, con spezzoni di catene da motoseghe, catene ad anelli in acciaio e quanto più la fantasia consenta, tutte creazioni accomunate dall'incoscienza degli artefici.
Come sopra detto il numero di giri che raggiunge una testina è elevato e dovete considerare che la velocità tangenziale aumenta in modo vertiginoso con l'aumentare della distanza dal centro di rotazione. Questo implica che in caso di cedimento dell'accessorio anche a pochi cm dal perno della coppia conica, un eventuale corpo distaccatosi verrebbe proiettato con grande forza verso l'esterno. E con "l'esterno" si intende al di fuori della traiettoria che normalmente descriverebbe con il suo moto vincolato, quindi sarebbe totalmente casuale la direzione, che potrebbe essere verso l'operatore quanto ai lati o frontalmente.
Fatte queste premesse vediamo di capire perché è fondamentale evitare pericolosi esperimenti:
Per l'usura della macchina:
Come detto i decespugliatori sono fatti per lavorare con un determinato carico, rimuovere la protezione parasassi per utilizzare fili oltremodo lunghi, sostituire i fili di nylon con cavi di acciaio sottili o di generose dimensioni, catene o flagelli o montare testine portafilo con diametri prossimi a quelli della coppia conica stessa sono tutte azioni deleterie per l'usura della meccanica del decespugliatore. Un esempio su tutti: avete presente quando il filo di nylon si spezza o si consuma molto accorciandosi? Il motore sale di giri raggiungendo regimi troppo elevati perché non trova il carico, rappresentato dall'attrito del filo in rotazione, per il quale è progettato. Se invece utilizzate fili sovradimensionati se rapportati al decespugliatore noterete come il motore sarà sempre sotto sforzo ancor prima di entrare in contatto con l'erba e di come perderà giri durante il taglio. Nel primo caso rischieremo fuori giri, nel secondo usureremo prematuramente la frizione e avremo problemi di cattiva combustione e surriscaldamento.
Utilizzando testine, fili e dischi non idonei o di cattiva progettazione (le testine multifilo piccole ne sono un esempio) non farete che incappare in una delle due situazioni sopra riportate.
Per l'incolumità vostra e di chi si trova nelle vicinanze:
L'elevata velocità raggiunta nella "periferia" del sistema di taglio da parte dell'accessorio in rotazione, unito alla non remota possibilità di incontrare oggetti mobili o fissi (sassi o pietre parzialmente sepolte) possono causare fondamentalmente due tipi di problemi:
- La proiezione a distanza e a grande velocità di oggetti. Il filo di nylon per la sua natura flessibile e il peso ridotto (e quindi la sua energia ed inerzia) trasmetterebbe malamente la sua energia ad un corpo esterno, mentre una catena proietterebbe a piena velocità l'oggetto.
- La rottura di un pezzo di catena o il distacco dei morsetti che si vedono applicare agli estremi dei cavetti di acciaio per evitarne lo sfilacciamento potrebbe portare a colpire noi stessi o un'altra persona nelle vicinanze (anche 10-15 metri). per quanto evidenziato prima questi corpi pesanti, trovandosi in rotazione a distanza dal loro fulcro, verrebbero letteralmente sparati verso l'esterno come veri e propri proiettili.
Questa seconda problematica in particolare ha portato, in seguito ad incidenti anche mortali e con menomazioni gravi, il Ministero dello Sviluppo Economico ad emanare con il decreto del 26 aprile 2012 il divieto di immissione sul mercato degli accessori da taglio a flagello.
Per concludere, fermo restando l'assoluta necessità di utilizzare tutti i DPI previsti durante l'uso del decespugliatore, si raccomanda di non rimuovere la protezione parasassi o di utilizzare alcun tipo di apparati di taglio autocostruiti o vietati per legge, sperando attraverso questa breve spiegazione di essere riusciti anche a far capire i motivi ed i rischi, al di là del divieto.